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I sette passi di bellezza secondo la routine giapponese: fase 1 e 2

Inviato da blog_2061 il Mer, 21/06/2017 - 12:34

Ladies (ma pure gentlemen, va. Fosse mai che per una volta imparate anche voi come si sta al mondo), l’avete vista passare, ve l’hanno raccontata, vi ha incuriosito e adesso noi ve la spieghiamo. Papale papale. Con i suoi 7 step di bellezza, la routine giapponese è il nuovo must-have.

Un po’ come “Despacito” su Spotify o il Fidget Spinner. Magari no, la coreana è un po’ meglio.  Non è solo una routine, ma un rituale. Un’abitudine – buona! – da prendere e da ripetere due volte al giorno, mattino e sera.

I passaggi sono  7 (c’è chi dice 9, ma ne parleremo più avanti):

  • struccaggio con olio
  • detersione
  • lozione o tonico
  • siero viso
  • contorno occhi
  • crema da giorno o da notte
  • balsamo labbra

Sembrano tanti, ma in realtà no. E poi se volete pelle pulita, protetta, idratata e luminosa, non c’è discussione che tenga. La magia della routine coreana, infatti, sta tutta lì: nell’avere finalmente fatto scoprire tutti gli errori della pulizia del viso. Il latte detergente (magari quello nella boccetta rosa, di quella ditta che fa anche l’olio e lo shampoo Non Più Lacrime) passato sul viso col dischetto di cotone abbinato al tonico, sempre con il suo fedele dischetto, fa tanto anni Ottanta. Ma tanto che Belinda Carlisle si è sentita chiamata in causa e ha cominciato a cantare “Heaven is a place on earth”. Ma più che altro non pulisce in profondità (non Belinda, ma la routine anni Ottanta), dilata i pori e non porta via tutte le schifezze che si accumulano durante il giorno.

Partiamo dai primi due step:

- Struccaggio con olio, ormai è un cavallo di battaglia. Ne siamo ambasciatrici in tutto il mondo. Ogni pelle ha il suo olio, ma il passepartout è l’olio di cocco che vale per tutti e rende felici tutti.  In alternativa provate l’oleolito di calendula per le pelli sensibili, quello di sesamo per le pelli secche, l’iperico per le pelli reattive e con dermativi. Le più sfrenate si buttano anche sull’olio di argan o sul monoi.

Il pregio dell’olio è che scioglie tutto il trucco, porta via lo smog e gradualmente libera i punti neri, eliminando il sebo in eccesso e le cellule morte.

- Detersione. Sempre. Altrimenti l’olio risulterebbe troppo occlusivo. Vi consigliamo o un detergente in schiuma o uno in gel: meglio evitare le saponette per non frustrare la pelle con lo shock della differenza di pH. Indipendentemente dal detergente che sceglierete ricordate che sarà comunque più delicato proprio perché la pelle è protetta dal velo di olio che avrete usato in precedenza.

Per i detergenti in schiuma provate quello di Alma Briosa, con amido di riso, il Bioearth con gel d’aloe, la Mousse alla Malva di Biofficina Toscana o la Nuvola Struccante di Neve Cosmetics.

Per quelli in gel, sbizzarritevi! Noi vi suggeriamo l’Anthyllis con estratti di uva, Benecos, economico ed efficace, Quantic Licium riequilibrante che è delicatamente profumato e fresco, Quattro Bacche per le pelli più agée. Se volete sperimentare, pensate anche ad Alkemilla o a Biofficina Toscana, purché li usiate molto diluiti.

il vostro severissimo e giappon-ish,

Tiarè Staff